Oncologo Radioterapista INT
Secondo recenti dati di letteratura, il 50% dei pazienti con diagnosi di tumore viene sottoposto a trattamento radioterapico; di questi, il 95% sviluppa reazioni cutanee caratterizzate, principalmente, da gonfiore, arrossamento, pigmentazione, fibrosi e ulcerazioni, dolore, bruciore e prurito.
Il manifestarsi di queste lesioni cutanee si correla alla comparsa di una serie di complicanze, tra le quali un ritardo del trattamento in corso, l’insorgenza o l’aggravarsi di forme dolorose, un impatto psicologico negativo sul paziente e un generale peggioramento sulla qualità di vita.
L’importanza di prevenire o rallentare l’insorgenza e l’intensità delle lesioni è fondamentale sia per contrastare gli effetti collaterali della fase acuta che per ridurre il rischio di formazione di lesioni croniche che, ad oggi, sono irreversibili.
Si stima che, ogni anno, in Italia si registrino oltre 350.000 nuovi pazienti con tumore, e, di questi, il 50% sarà sottoposto ad un trattamento radioterapico, strumento estremamente utile per la cura di molte forme di tumore.
La radioterapia consiste in una emissione radiazioni, fondamentalmente raggi X, che vengono utilizzati per colpire le cellule tumorali, cercando di preservare il più possibile le cellule sane.
Per questo motivo, prima di sottoporsi al trattamento radioterapico vero e proprio, i pazienti per i quali è stato previsto questo tipo di approccio alla malattia, si sottopongono a quella che viene definita “la centratura”.
Questa è una fase molto importante della terapia perché permette, attraverso una Tomografia Computerizzata – TC, di localizzare esattamente la posizione del tumore e quindi d’indirizzare con estrema precisione il fascio di raggi sulla zona che include la massa di cellule malate. La disponibilità in alcuni ospedali di apparecchiature sofisticate, permette di eseguire il trattamento radioterapico sotto la guida di immagini e con una modulazione del fascio di raggi, sulla base del volume dal tumore, convogliando così maggior radiazione sulla massa e schermando maggiormente i tessuti sani.
A seconda delle caratteristiche del tumore, l’oncologo radioterapista prescriverà una diversa intensità di dose radiante, espressa nell’unità di misura chiamata gray – Gy.
E’ la quantità di dose somministrata che determina gli effetti collaterali, la loro intensità e il tempo di comparsa, in particolar modo per quello che riguarda le lesioni cutanee.
Oncologo Radioterapista INT
Una soluzione che, in aggiunta a quanto già elencato per la fase di prevenzione, abbia:
Jalosome® Soothing gel è una soluzione formulistica nata dalla specifica esigenza di trattare la dermatite indotta da radioterapia, nei suoi diversi gradi di manifestazione.
La ricerca Welcare ha messo a punto una formulazione che rispondesse ai requisiti richiesti per essere un prodotto adeguato ai bisogni del paziente oncologico che deve sottoporsi ad un trattamento radioterapico.
Jalosome® Soothing gel contiene 7 principi attivi, tutti con una funzione attiva all’interno del prodotto. Può essere utilizzato in fase preventiva, per stimolare la riproduzione delle cellule della pelle, così da rispondere prontamente al danno indotto dal trattamento radioterapico, riducendone gli effetti e ritardandone l’insorgenza e riducendone l’intensità.
La sua efficacia è comprovata anche in lesioni già manifeste, anche di grado elevato.
Jalosome® Soothing gel si presenta in una confezione contenente 4 flaconcini da 1 da 5ml, per un totale di 20 ml di prodotto. La suddivisione in 4 diversi contenitori airless ha come obiettivo quello ridurre il più possibile il contatto tra il prodotto e l’ambiente esterno e con le mani dell’utilizzatore, così da ridurre al minimo il rischio di contaminazione.
La quantità necessaria per trattare la parte che sarà o è sottoposta a radioterapia viene calcolata considerando che ogni erogazione, corrispondente a 0.2 grammi di gel, è sufficiente per 16 cm2 di cute.
La sua efficacia è comprovata anche in lesioni già manifeste, anche di grado elevato.
Nutrire, idratare, mantenere elastica la pelle è estremamente importante per evitare disturbi che possono derivare da un’eccessiva secchezza, come ad esempio, arrossamenti, irritazioni, desquamazione.
Per questo, Welcare ha pensato di affiancare a Jalosome® Soothing gel una nuova formulazione, Jalosome® Hydrating cream, con l’obiettivo di fornire una soluzione che possa aiutare a mantenere sana la pelle.
La prima fondamentale differenza è la formulazione in crema di Jalosome® Hydrating cream. L’azione sinergica di Aloe Barbadensis, olii vegetali e pantenolo (Vitamina B5) è in grado di ripristinare il potere idrofilo dello strato corneo, conferendo idratazione ed elasticità alla pelle.
Jalosome® Hydrating cream può essere utilizzato al termine del periodo del trattamento radioterapico, su pelle integra, con l’obiettivo di stimolare il rinnovamento cellulare, mantenere la pelle idratata ed elastica.
Non deve essere utilizzato durante il trattamento radioterapico in quanto, la componente oleosa in esso contenuta, non è indicata per un impiego durante la radioterapia. Durante la fase di trattamento attivo, deve essere utilizzato Jalosome® Soothing gel che, grazie alle sue caratteristiche di composizione, risponde alla specifica esigenza.
Jalosome Hydrating Cream si presenta in una confezione contenente un flacone da 100ml, con un sistema di erogazione airless